Psiche del Trader - Trading Sicuro

Vai ai contenuti

Il Trade può essere fonte di grande stress psicologico e non è adatto a tutti. Prima riuscirete a capire se fare trade e per voi prima vi salverete il portafoglio. Fare trade non è assolutamente come andare al casinò o operare in borsa nel modo classico. Fare Trading signfica comprendere le vere leggi che governano il mercato, significa studiare molto l'analisi tecnica, comprendere gli aspetti nascosti dell'analisi fondamentale; ma soprattutto significa conoscere se stessi. Se non riuscite a capire che tipo di persona siete non riuscirete a comprendere quale sia la tipologia di trade più adatta a voi.

Uno dei motivi del perchè la maggior parte dei trader privati perde tutto nel mercato è spiegabile con la debolezza dell'essere umano. Infatti noi siamo troppo ingordi e vogliamo tutto subito, ci facciamo prendere dall'emotività, e confondiamo la realtà di ciò che vediamo con la fantasia di ciò che vorremmo vedere. Tutte queste debolezze ci conducono spesso nella direzione sbagliata e quindi al fallimento.

Comportamento del trader:

  • Ogni volta che un trader comincia a guadagnare con una posizione aperta, comincia a sentire un'eccitazione particolare, e sopravaluta la propria bravura. Questo lo può portare a commettere passi falsi, come aprire altre operazioni senza prima la dovuta cautela, oppure a procedere con leve troppo grosse perchè si sente troppo sicuro.

  • Ogni volta che un trader perde una operazione invece, soffre profondamente per aver sbagliato, per non aver seguito le regole, o semplicemente perchè perdere soldi è sempre un'esperienza dolorosa.

Molti sviluppano anche un'avversione al rischio, guadagnare come perdere genera una liberazione di adrenalina che rende il soggetto dipendente da questa droga endogena, portandolo a rischiare sempre di più e nel tempo a perdere sempre maggiori somme.

Superare l'emotività:

E' fondamentale superare l'emotività e capire che chi genera volumi nel mercato finanziario sono le grandi banche, le quali impostano operazioni e traguardi mesi prima, con dei calcoli al computer, senza emotività poichè si parla di soldi non loro. Dobbiamo entrare nella medesima ottica, ossia eliminare qualsiasi interferenza della nostra immaginazione, del nostro possibile dolore per le perdite, della nostra possibile facile eccitabilità per le vincite. La grande libertà offerta dal trading non è adatta a tutti, poichè non tutti siamo in grado di gestire la completa libertà autonomamente. Molti di noi che lo sappiano o meno, necessitano di avere altri che gli impostano la vita, come il lavoro o gli orari etc. Il trading potrebbe essere svolto tutti i giorni per molte ore o pochi minuti alla settimana, quindi si deve capire che tipo di trader si è, e come tenere sotto controllo la troppa libertà.

Per fare ciò bisogna prima di tutto darsi delle regole precise e rispettarle:

  • imparare le vere e corrette regole del money management (MM), che ahimé non sono mai quelle che vengono insegnate (guardare la pagina: "Money Management").

  • Occorre poi studiare accuratamente il mercato prima di operare; se esso non soddisfa almeno l'80% del proprio criterio di analisi, meglio asternersi dall'operare, piuttosto impostare degli allarmi per valutare come si comporterà nel tempo.

  • E' utile operare principalmente con "ordini pendenti", inserire livelli di possibile profitto e perdita e non modificarli

  • Se fate scalping impostare comunque un livello di uscita in negativo da rispettare assolutamente, così come un budget giornaliero di massima perdita accettabile e di massimo guadagno auspicabile; e rispettare assolutamente tali livelli.

  • E' fondamentale proteggere i guadagni consolidati con corretti Stop/Profit.

  • E' bene entrare nel mercato con una quantità di capitale che si è disposti a perdere in toto senza che esso possa compromettere in nessun modo il proprio stile di vita.

  • Il trading può essere fatto per passione o per lavoro, indipendentemente da questo, deve essere svolto molto seriamente e mai come un gioco!



Le due leggi del mercato:
1) Il mercato ha sempre ragione: signfica che se le vostre posizioni si chiudono in perdita troppo spesso è perchè voi non avete analizzato correttamente la situazione e non avete calcolato accuratamente le variabili, così come non avete rispettato il giusto (MM).
2) Il mercato offre sempre nuove possibilità:  questa legge ci insegna che ogni giorno può essere un ottimo giorno per fare trade.  Se siete sotto tensione o se quel giorno vedete che il mercato non è ancora maturo, è inutile cercare a tutti i costi di fare operazioni. Molto meglio astenersi dall'operare ed aspettare giornate migliori. Poichè aprire delle operazioni che poi vi remano contro, diminuisce la vostra possibilità di operare quando il mercato gira a vostro vantaggio. Quindi se non siete sicuri, tra operare e non, meglio astenersi dal farlo.

Ricordatevi sempre queste due leggi del mercato quando operate, poichè sono la guida primaria al trading.


Le illusioni psicologiche del trading
:
Emozioni: Il difficile nel mercato è controllare le proprie emozioni, solo imparando il vero (MM) si può operare senza mai soffrire per le perdite e senza mai gioire eccessivamente per i guadagni. Occorre imparare ad eliminare completamente l'emotività, e basarsi solo sulla disciplina.
Overconfidence: E’ la predisposizione a essere eccessivamente sicuri delle proprie abilità di trading. Questo capita soprattutto quando si comincia ad avere molte operazioni chiuse in profitto. Allora si tende a prendere più rischi e si è meno attenti all'analisi del mercato. Questo è come aprire la porta alle perdite, non si deve mai sentirsi bravi, ma semplicemente "disciplinati".
Anchoring: I trader "ancorati" al presente tendono a cacciarsi nei guai perché si convincono che il trend attuale non muterà mai, e che è quasi impossibile che la congiuntura positiva dell’economia di un dato paese possa subire un’inversione di tendenza. Qualsiasi trend è destinato a finire e mutare, quindi, attenzione! E pensate invece che l'inversione potrebbe essere dietro l'angolo. Per questo si devono rispettare i propri stop/loss e rioperare solo se il mercato sta convincendo nuovamente, altrimenti è opportuno abbandonare l'operatività per qualche tempo. Spesso noi vogliamo vedere nel mercato ciò che desideriamo, senza realmente vedere che cosa esso sta facendo. Ricordare sempre: "Fai trade su ciò che vedi non su ciò che vuoi vedere."
Confirmation Bias: La confirmation bias è la propensione a cercare unicamente quelle informazioni che confermano le vostre certezze. Se ad esempio credete che la coppia EUR/USD salirà, cercherete le notizie, gli indicatori tecnici e i fattori fondamentali che suffragano la vostra opinione. Non dovete mai avere alcuna idea fissa, ma approcciare il mercato con umiltà e libertà di analisi, dovete essere pronti a cambiare assolutamente punto di vista. Pensate sempre che molte notizie sono lì, per farvi prendere la strada sbagliata, ed analizzate sempre le due possibili direzioni che il mercato può prendere.
Loss Aversion Bias: I trader che temono le perdite correranno maggiori rischi di rimanere abbarbicati a posizioni perdenti, rispetto a quelli che invece sono disposti ad accettare perdite a breve termine e che poi passano ad altre operazioni più redditizie. Dovete sempre inserire degli stop/loss (S/L); inseriteli correttamente, secondo il giusto principio di (MM), e siate pronti a prendere la perdità. Non spostate i vostri S/L poichè questo vi manderà in confusione; per non perdere quel trade rischiate di mettere a repentaglio tutto o gran parte del vostro conto. Molto meglio perdere un trade in corretto (MM), ma avere la possibilità di rifarsi poco dopo, che rimanare ancorati ad una barca che affonda.

Le varie possibili paure:

  • Paura di essersi sbagliati
  • Paura di perdere dei soldi
  • Paura di perdere un trade giusto

Per vincere le paure bisogna fare piccoli passi alla volta, così da non farsi prendere da grandi paure e quindi abituarsi poi ai grandi passi. Bisogna accettare che il mercato ti taglierà fuori quando sbaglierai ma ti premierà quando andrai bene. Bisogna però imparare a fare trade senza esitazione e paura quando si ha un vantaggio sul mercato.
Occorre pensare che l’analisi fondamentale e soprattutto la tecnica offrono una buona prevedibilità del mercato, ma su di una serie di trade; mentre su di un singolo trade non è certo se cadrà nella linea dei fortunati o degli sfortunati. Dobbiamo accettare il rischio, e considerare che la stessa convinzione che abbiamo che il mercato si muoverà in una certa direzione è proporzionale alla possibilità di insuccesso; quindi la convinzione di sapere ciò che avverrà in seguito è la fonte delle paure.
Bisogna avere un buon money management ed un buon controllo psicologico e sapere che il mercato è comunque dettato da una grande componente di casualità, dove vi impatterete in sequenze negative per più di un trade ed in sequenze positive per più di un trade, ma mantenendo un buon (MM) ne uscirete vincenti.

Pensiero dei traders:
I trader inesperti tendono a:

  • Inserire degli S/L superiori al 5% per trade.

  • Entrare troppo presto nel mercato quando il trend non si è ancora formato.

  • Chiudere prima che la curva si sviluppi completamente.

  • Non rispettare gli stop-loss impostati, ma spostarli continuamente.

  • Fare innumerevoli trade, con molti trade positivi, ma con Loss molto maggiori in termini di PIP.

  • Rischiano molto per guadagnare poco


I trader esperti tendono a:

  • Entrare nel mercato valutando bene il money management con loss sotto il 3%.

  • Mettere stop-loss in positivo o neutro appena possibile ed attendono lo sviluppo della curva dopo aver studiato la possibilità di arrivo ed il miglior punto d’entrata.

  • Rispettare gli stop-loss, poiché indicano che si è sbagliata la valutazione ed il mercato si sta muovendo contro.

  • Fare meno operazioni, e le operazioni perdenti perdono meno PIP rispetto alle operazioni in guadagno.

  • Rischiano poco per guadagnare molto.


Confondere il Trade con gli Investimenti:
Imparare a fare trade non ha direttamente a che fare con gli investimenti, ha indirettamente a che fare con essi. Ossia il movens sotto colui che si accinge ad imparare a fare trading non deve essere voler guadagnare; deve essere voler imparare questo “mestiere” questo “mondo”. Ci si deve dedicare molto per apprendere. Esattamente come uno sportivo che vuole correre la maratona deve allenarsi tutti i giorni o quasi per anni per poter anche solo arrivare in fondo alla maratona. Se vuole solo la coppa, fa prima a farsene regalare una e vestirsi da corridore per l’evento. Lo stesso vale per qualsiasi cosa che ci accingiamo ad imparare. Se uno ama la musica ma non ha voglia di dedicare ore ed ore ad apprendere come suonare uno strumento, non deve fare confusione tra voler sentire la musica e voler apprendere a suonare. Fa prima a comprarsi il CD con la musica che vuole e far finta di suonare, perde meno tempo ed avrà ottenuto ciò che realmente voleva. Nel trade è la stessa cosa, il profitto arriverà, ma di conseguenza e dopo, non prima. Io per esempio insegno una metodica clinica ad operatori sanitari in tutta Europa, ma essi non l’apprendono per fare più soldi. La studiano e la apprendono per passione, per diventare più bravi in quello che fanno tutti i giorni, per aver più passione, per dare più risultati e soddisfazione ai loro pazienti. È ovvio che poi se danno più risultati avranno anche più pazienti che andranno da loro in visita e faranno inevitabilmente più soldi, ma è la conseguenza non la motivazione.

Quindi bisogna fare una autoanalisi molto attenta e capire se uno vuole guadagnare o vuole imparare a far trade? Sono due cose completamente diverse, che possono arrivare a risultati simili ma con aspetti ed emozioni completamente differenti. Chi vuole solo guadagnare non deve mettersi minimamente ad imparare il trade; poiché sarà noioso e frustrante e perderà sicuramente molto più di quanto possa guadagnare. Quindi a costoro consiglio un investimento diverso, che renderà loro sicuramente molto di più che fare trade, almeno nel medio periodo. Infatti per costoro il corretto investimento che si può anche fare autonomamente è una ripartizione del rischio in investimenti diversificati e non pensarci più per qualche anno. Voglio regalarvi qui la miglior strategia per investire senza perdere tempo e garantendovi una diversificazione che minimizzerà il vostro rischio espositivo.
 
Strategia per chi vuole guadagnare e non imparare il trade è la seguente:
  • Vincola nell’investimento da 1/3 al 50% del tuo capitale a disposizione e non di più.
  • Non cambiare strategia per almeno 2 anni.
  • Tieni i tuoi investimenti per un tempo di almeno 3 o 5 anni.

Diversifica nel seguente modo:
  • 30% Azioni o indici azionari
  • 15% titoli governativi (7-10aa)
  • 40% titoli governativi (20-30aa)
  • 7,5% in oro o altri metalli preziosi
  • 7,5% materie prime (commodities)
       
Confondere il Trade con gli Investimenti:
Imparare a fare trade non ha direttamente a che fare con gli investimenti, ha indirettamente a che fare con essi. Ossia il movens sotto colui che si accinge ad imparare a fare trading non deve essere voler guadagnare; deve essere voler imparare questo “mestiere” questo “mondo”. Ci si deve dedicare molto per apprendere. Esattamente come uno sportivo che vuole correre la maratona deve allenarsi tutti i giorni o quasi per anni per poter anche solo arrivare in fondo alla maratona. Se vuole solo la coppa, fa prima a farsene regalare una e vestirsi da corridore per l’evento. Lo stesso vale per qualsiasi cosa che ci accingiamo ad imparare. Se uno ama la musica ma non ha voglia di dedicare ore ed ore ad apprendere come suonare uno strumento, non deve fare confusione tra voler sentire la musica e voler apprendere a suonare. Fa prima a comprarsi il CD con la musica che vuole e far finta di suonare, perde meno tempo ed avrà ottenuto ciò che realmente voleva. Nel trade è la stessa cosa, il profitto arriverà, ma di conseguenza e dopo, non prima. Io per esempio insegno una metodica clinica ad operatori sanitari in tutta Europa, ma essi non l’apprendono per fare più soldi. La studiano e la apprendono per passione, per diventare più bravi in quello che fanno tutti i giorni, per aver più passione, per dare più risultati e soddisfazione ai loro pazienti. È ovvio che poi se danno più risultati avranno anche più pazienti che andranno da loro in visita e faranno inevitabilmente più soldi, ma è la conseguenza non la motivazione.

Quindi bisogna fare una autoanalisi molto attenta e capire se uno vuole guadagnare o vuole imparare a far trade? Sono due cose completamente diverse, che possono arrivare a risultati simili ma con aspetti ed emozioni completamente differenti. Chi vuole solo guadagnare non deve mettersi minimamente ad imparare il trade; poiché sarà noioso e frustrante e perderà sicuramente molto più di quanto possa guadagnare. Quindi a costoro consiglio un investimento diverso, che renderà loro sicuramente molto di più che fare trade, almeno nel medio periodo. Infatti per costoro il corretto investimento che si può anche fare autonomamente è una ripartizione del rischio in investimenti diversificati e non pensarci più per qualche anno. Voglio regalarvi qui la miglior strategia per investire senza perdere tempo e garantendovi una diversificazione che minimizzerà il vostro rischio espositivo.
 
Strategia per chi vuole guadagnare e non imparare il trade è la seguente:
  • Vincola nell’investimento da 1/3 al 50% del tuo capitale a disposizione e non di più.
  • Non cambiare strategia per almeno 2 anni.
  • Tieni i tuoi investimenti per un tempo di almeno 3 o 5 anni.

Diversifica nel seguente modo:
  • 30% Azioni o indici azionari
  • 16% titoli governativi (7-10aa) - Obbligazioni
  • 30% titoli governativi (20-30aa) - Obbligazioni
  • 12% in oro o altri metalli preziosi
  • 12% materie prime (commodities)
       
Torna ai contenuti