Analisi Fondamentale - Trading Sicuro

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L'analisi Fondamentale è lo studio macroeconomico, utilizzato principalmente da investitori internazionali, promotori finanziari e banche minori. Nonostante essi si basino completamente su tale analisi, essa è risultata scarsamente utile nella vera previsione dei mercati. Quando si verificano grandi cambiamenti nel mondo economico, come l'elezione di un presidente o la pubblicazione del prodotto interno lordo di una nazione, oppure i dati sul tasso di disoccupazione etc., questo crea solitamente un movimento transitorio nei mercati con oscillazioni notevoli ed alta volatilità della durata da alcuni minuti ad alcuni giorni.
Molti trader intraday attendono tali segnali per operare sul cambiamento di prezzo che si verifica in questo breve lasso di tempo ed ottenere profitto dalla grande volatilità che si genera. Dopo questo breve periodo però, il mercato torna sui suoi passi e riprende il trade primario. Le notizie relative ai cambiamenti dinanzi menzionati possono anche essere il momento iniziale di un grande cambio di trend, indi è importante per il trader seguire tali notizie e confrontarle con la situazione del trend in atto. Ritorneremo su questo aspetto importante della vera interpretazione dei Fondamentali, al termine di questa sessione.

Le maggiori notizie sono:

  • Annuncio dei tassi di interesse

  • Prodotto interno lordo

  • Indice dei prezzi al consumo

  • Indice dei prezzi alla produzione

  • Indicatore d'occupazione

  • Vendita al dettaglio

  • Bilancia dei pagamenti

  • Politica fiscale e monetaria di un governo




Annuncio dei Tassi d’interesse
I tassi d’interesse giocano il ruolo più importante nel movimento dei prezzi delle valute nel mercato delle valute estere. Dal momento che le istituzioni decidono i tassi d'interesse, le banche centrali sono, quindi, le parti più influenti. I tassi d’interesse dettano i flussi d’investimento, poiché le valute sono le rappresentazioni dell’economia di una nazione, le differenze nei tassi d’interesse influiscono sul valore relativo di una valuta rispetto ad un'altra. Quando le banche centrali variano i tassi d’interesse, causano movimento e volatilità nel mercato Forex e non solo in esso. Nell'ambito del Forex, un’accurata speculazione sulla condotta delle banche centrali può accrescere le possibilità di un trader di effettuare negoziazioni con profitto.

Prodotto Interno Lordo (PIL)
Il PIL è il dato più chiaro dell’economia di una nazione, e rappresenta il valore di mercato totale di tutti i beni e servizi prodotti in una nazione in un anno. Poiché i dati del PIL sono spesso considerati indicatori in ritardo, la gran parte dei traders si concentra sui due rapporti che vengono pubblicati nei mesi precedenti ai dati finali del PIL: il rapporto anticipato (o advance) ed il rapporto preliminare. Revisioni significative tra questi due rapporti possono causare una considerevole volatilità.

Indice dei prezzi al consumo (IPC)
L’Indice dei prezzi al consumo è probabilmente l’indicatore più importante dell’inflazione. Esso rappresenta i cambi nel livello dei prezzi al dettaglio per i beni primari ai consumatori. L’inflazione è legata direttamente al potere d’acquisto di una moneta all’interno dei propri confini, e influisce sul potere della moneta nei mercati internazionali. Se l’economia si sviluppa in condizioni normali, l’aumento nell’Indice dei prezzi al consumo può portare ad un aumento dei tassi d’interesse, essi a loro volta frenano l'economia aumentando la convenienza di una valuta.

Indice dei prezzi alla produzione (IPP)

E' l'indicatore economico che misura quanto i produttori devono pagare le materie prime utilizzate per realizzare i prodotti finiti. Se i prezzi alla produzione salgono, i produttori trasferiranno con tutta probabilità l'aumento dei costi ai consumatori, aumentando (IPC) e frenando l'economia.


Indicatori d’occupazione
Gli Indicatori d’occupazione riflettono la salute generale di un'economia o ciclo d’affari. Per capire come funziona un’economia, è importante sapere quanti posti di lavoro sono creati o persi, quale percentuale della forza lavoro è attiva e quanta richiede l’indennità di disoccupazione. Per il calcolo dell’inflazione, è importante anche controllare la velocità con cui crescono i salari.

Vendite al dettaglio
L’indicatore delle vendite al dettaglio viene rilasciato mensilmente ed è importante per il trader di valute straniere, poiché indica la forza generale della spesa dei consumatori ed il successo dei negozi. Il rapporto è particolarmente utile poiché è un indicatore opportuno degli ampi modelli di spesa dei consumatori, modificati con variabili stagionali. Esso può essere usato per prevedere le informazioni dei più importanti Indicatori, (che sono però in ritardo) e valutare l’immediata direzione di un’economia.

Bilancia dei pagamenti
La Bilancia dei pagamenti rappresenta il rapporto tra la somma dei pagamenti ricevuti dall’estero e la somma dei pagamenti verso l’estero. In altri termini, mostra le operazioni commerciali totali con l’estero: la bilancia del commercio e la bilancia tra esportazioni ed importazioni. Se il pagamento in entrata supera i pagamenti alle altre nazioni e alle organizzazioni internazionali, la bilancia dei pagamenti è positiva. L’eccesso (o surplus) è il fattore favorevole per la crescita della valuta nazionale.

Politica fiscale e monetaria di un governo
La stabilizzazione dell’economia (es. la piena occupazione, il controllo dell’inflazione, una bilancia dei pagamenti imparziale) è uno degli obiettivi che i governi cercano di ottenere tramite la manipolazione della politica fiscale e monetaria. La politica fiscale riguarda le tasse e le spese, la politica economica riguarda i mercati finanziari, la fornitura di credito, il denaro ed altre risorse finanziarie.



I settori che muovono l'economia:
Settore primario (Agricoltura), il secondario (Industria), il terziario (servizi: banche, assicurazioni, trasporti, divertimento, tecnologia). Ogni nazione è più o meno forte in uno o più settori, e questo la costringerà ad importare ciò di cui più scarseggia ed esportare ciò su cui è più forte in ogni settore. La forza della sua moneta la favorirà se è propensa ad una maggiore importazione e la svantaggerà se è più propensa all'esportazione. Se vuole migliorare le sue esportazioni dovrà quindi attuare una politica svalutativa nei confronti della propria moneta per poter permettere ad altre nazioni di acquistare ad un prezzo vantaggioso i loro settori, ma se svaluterà troppo non avrà denaro per comperare i settori di cui necessità.

RELAZIONI INTER-MERCATI:
Spesso, osservando quanto sta accadendo su altri mercati finanziari, si possono notare alcuni segnali anticipatori riguardo a cosa succederà sugli altri mercati.

Il mercato delle Commodity: le economie devono importare alcune delle materie prime che consumano. Per acquistarle, gli importatori devono scambiare la loro valuta con quella dell’economia dalla quale importano le merci. Tre delle valute principali: il dollaro canadese (CAD), il dollaro australiano (AUD) e il dollaro neozelandese (NZD) sono strettamente correlate al mercato delle commodity perché rappresentano alcuni dei paesi che sono tra i maggiori esportatori di materie prime. Le altre valute che sono legate alle commodities, ma hanno una correlazione più debole, sono il franco svizzero (CHF) e lo (YEN) giapponese.
Conoscere quale valuta è correlata ad una commodity, può aiutare il trader a capire e prevedere certi movimento di mercato.

Petrolio (dollaro Canadese e Yen Giapponese)
:
Il Canada è uno degli stati che esporta maggiormente petrolio rispetto a quanto ne compra quindi è fortemente sfavorito in caso di caduta del prezzo del petrolio, Il Giappone al contrario è uno dei maggiori importatori quindi è favorito se il prezzo del petrolio scende, ed è sfavorito se cresce.
Tra il 2006 ed il 2009 la correlazione tra dollaro canadese e petrolio è stata circa dell'80%, su base giornaliera la correlazione può anche non arrivare a tale livello ma sul lungo termine è forte.

Oro (Dollaro Australiano e Dollaro Neozelandese)
:
L'Australia è il terzo paese al mondo per esportazione d'oro  ed il dollaro australiano ha avuto l'84% di correlazione positiva con l'oro dal 1999 al 2008. Quindi come l'oro sale, il dollaro australiano si apprezza. La vicinanza con la Nuova Zelanda fa sì che l'Australia sia la destinazione preferita per i beni neozelandesi e dunque le economie sono strettamente correlate; infatti le due monete hanno avuto negli anni una correlazione positiva del 96%.
Quando il prezzo delle materie prime correlate aumenta, di solito aumenta anche il valore delle valute dei paesi esportatori. Quando il prezzo delle commodity scende, di solito scende anche il valore di queste valute.

Svizzera e Giappone:
La prima è una nazione neutrale; il franco svizzero è considerato un bene rifugio nei periodi di incertezza, Svizzera e Giappone sono considerate economie forti, (e come l'oro tali valute vengono comperate), per questo la correlazione tra CHF e oro è stata del 77% negli anni dal 2008 al 2011.

Gli Indici maggiori: Reuters/Jefferies è uno dei più vecchi indici legato alle commodities fisiche anziché ai metalli. Le commodities fisiche infatti reagiscono sempre più velocemente in qualsiasi situazione di boom o di recessione rispetto ai metalli (es. oro, argento, platino ecc.). Altri indici che possono servire a tale scopo sono il Goldman Sachs Index dello S&P, l'AIG Commodity Index del Dow jones e il Non Fuel Commodity Prices Index, Commodity Agricultural Raw Materials Index, Commodity Food Price Index.
Molto importante è il Baltic Dry Index, questo indice è una commodity vera e propria, esso determina non solo una misura delle spedizioni delle commodities, ma anche il costo delle spedizioni. Un minor costo di spedizione ed un più basso numero di esportazioni può essere un importante segnale di inizio di un ciclo.

Il mercato Obbligazionario: I Titoli di Stato sono gli strumenti più scambiati sul mercato obbligazionario. Di solito sono considerati un investimento privo di rischio perché garantito da solidi governi nazionali. Le obbligazioni con i tassi d’interesse più elevati sono in genere quelle più interessanti, a patto però che esse siano garantite da economie relativamente stabili. Sapere quale governo offre i tassi d’interesse più elevati sui Titoli di Stato e quali sono le obbligazioni più richieste dagli investitori internazionali vi aiuterà a decidere quali valute acquistare e quali vendere. Fortunatamente per voi, il mercato obbligazionario internazionale raramente muta direzione all’improvviso. Solitamente ha un andamento ciclico a lungo termine, con tendenze in parte prevedibili di cui potrete avvantaggiarvi.

Il mercato Azionario: Per investire nelle azioni ad esempio del Regno Unito, gli investitori stranieri devono innanzitutto convertire la loro valuta in sterline britanniche (GBP). La maggior domanda di sterline (GBP) spinge al rialzo il loro valore, mentre la maggiore offerta di valute internazionali sul mercato ne diminuisce il valore. Gli investitori monitorano attentamente l’andamento dei mercati azionari nei paesi più importanti. Se il mercato azionario in un paese inizia ad essere più importante rispetto al mercato azionario di un altro paese, è probabile che altri investitori spostino il loro denaro dalla borsa più debole a quella più forte.

Gli Indici maggiori: Reuters/Jefferies è uno dei più vecchi indici legato alle commodities fisiche anziché ai metalli. Le commodities fisiche infatti reagiscono sempre più velocemente in qualsiasi situazione di boom o di recessione rispetto ai metalli (es. oro, argento, platino ecc.). Altri indici che possono servire a tale scopo sono il Goldman Sachs Index dello S&P, l'AIG Commodity Index del Dow jones e il Non Fuel Commodity Prices Index, Commodity Agricultural Raw Materials Index, Commodity Food Price Index.
Molto importante è il Baltic Dry Index, questo indice è una commodity vera e propria, esso determina non solo una misura delle spedizioni delle commodities, ma anche il costo delle spedizioni. Un minor costo di spedizione ed un più basso numero di esportazioni può essere un importante segnale di inizio di un ciclo.


Riassumendo:
Il mondo si popola sempre più e c’è sempre
più bisogno di materie prime, le principali delle quali son: Grano per le commodities, Rame per i metalli, Petrolio per l’energia. Queste tre materie prime sono quindi in progressiva e continua crescita, se però esse salgono rapidamente, significa che tutta l’economia si rallenta poiché l'IPP sarà più alto per quell’anno (ad esempio le calamità naturali che distruggono le piantagioni, o le frane che diminuiscono i trasporti e le estrazioni minerarie, o ancora i climi troppo rigidi o troppo caldi che aumentano i consumi di energia). A quel punto ci sarà molta domanda e poca offerta, i prezzi di questa salgono e quindi di conseguenza sale l'IPC; i consumatori quindi non hanno soldi per i beni futili perché devono spendere di più per le materie prime che sono aumentate. L’inflazione, ossia il prezzo per i beni ed i servizi sale (l’inflazione sale sempre di circa 2-3% annuo perché appunto aumentano i bisogni primari, se però aumenta troppo in un anno e se i salari non si adeguano a tale crescita, l'economia viene frenata. Nel 2012 per esempio i salari in Italia sono aumentati del solo 0,5% rispetto ad una inflazione più marcata: allora l’economia è stata rallentata). Le banche a questo punto rispondono variando i tassi di interesse (ossia, la misura dell'interesse su di un prestito cioè l'importo da restituite al prestatore). Se si alzano i tassi la popolazione avrà più difficoltà a restituire i soldi alla banca e quindi l’economia subirà un rallentamento. L’inflazione diminuirà perché ci sarà meno domanda e perciò più offerta e quindi i prezzi delle materie prime scenderanno e l’inflazione rientrerà. Se però le tre forze si attuano insieme, ossia l'aumento dei tassi, l'aumento dell'inflazione, la diminuzione dei salari con l'aumento delle tasse, allora il quadro è catastrofico! Poiché non tutte le materie prime sono prodotte in loco e le nazioni europee, non avendo più una loro moneta, non possono svalutare l'Euro singolarmente, si trovano ad avere serie difficoltà nei confronti della loro stessa moneta non potendo svalutarla.


Quando si alza l’interesse di una valuta coloro che sono possessori di quella valuta e l’hanno prestata otterranno dalle banche più denaro al momento delle vendite e quella valuta si apprezzerà rispetto ad altre avendo un potere maggiore. I possessori di quella valuta o i cittadini di tali stati avranno maggiore potere di acquisto, potranno comperare più materie prime poiché la loro valuta sarà più forte; si verifica ciò che abbiamo visto prima per il mercato azionario. Se però quella valuta si apprezza troppo saranno sfavorite le esportazioni poiché i prodotti di quella nazione risulteranno troppo cari: questo frenerà l’economia di quella nazione, maggiormente se essa e basata su grandi esportazioni o sul turismo. Ad esempio le valute più forti CHF e YEN non sono stati esportatori ne interessati da alti volumi di turismo, quindi il forte apprezzamento della loro valuta non compromette particolarmente la loro economia.

Occorre quindi tenere sotto controllo le decisioni operate dalle banche principali perché questo avrà influenza sia sulla valuta, sia sulle materie prime, e osservare i rapporti sui prezzi al consumo IPC e i rapporti sui prezzi alla produzione IPP delle principali nazioni.

Le valute si dividono in Maggiori, Esotiche e Cross Valutari:




Come realmente fare trade sui fondamentali:
Ritornando al discorso iniziato nelle prime righe, il bravo trader non tralascia nulla, tanto meno le notizie fondamentali, ed i prezzi di apertura e chiusura; ma le analizza in modo differente rispetto agli analisti istituzionali. Questi infatti pensano che il mercato seguirà le notizie, ma non è così; quindi non saranno mai in grado di generare la percentuale di volumi che possono produrre i trader, poiché si basano solo su informazioni, le quali sono soggette ad essere manipolate. Un bravo trader invece ha già analizzato il mercato e sa valutare se esso è in condizioni di mutare o proseguire; in base alle notizie fondamentali saprà prevedere con maggior precisione l'andamento futuro del mercato. Molti trader tralasciano questo aspetto, o altri lo sfruttano solo sul breve termine, ma esso può essere decisivo nella corretta tempistica d'entrata o uscita o nell'astensione ad operare in alcuni contesti. Ad ogni modo solo sovrapponendola ad una analisi tecnica accurata l'analisi fondamentale assume il corretto significato; ecco perché chi si basa sulla sola analisi fondamentale senza conoscere l'analisi tecnica, come gli analisti istituzionali, non potrà mai eguagliare i risultati di un trader specialista, e sarà in balia degli eventi per la maggior parte del tempo. Vi sono diversi metodi per fare trade sui fondamentali, è importante però comprendere l'uso dei fondamentali rispetto al trend in atto e valutare se le notizie potranno accelerare, invertire o far partire un nuovo trend.


La vera realtà dell'economia mondiale:
Dopo quanto sopra illustrato, pare che tutto sia chiaro e lineare, ma sarà realmente così? Dopo anni di trade si comprendono molte cose che stanno dietro al mercato e che realmente muovono i fili dell'economia. Per comprendere bene questi aspetti vi rimando alla pagina:
"Economia Reale".

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